di Monica De Santis
“La possibile chiusura del Museo dello Sbarco - Salerno Capitale” sarebbe una sconfitta culturale per la nostra città. Non usa mezzi termini Ubaldo Baldi, presidente del comitato provinciale Anpi Salerno (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), per commentare la notizia di una possibile chiusura della struttura gestita dall’associazione Parco della memoria della Campania, di cui è presidente il professor Nicola Oddati. Il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale, lo ricordiamo, rischia a breve una chiusura a causa della grave crisi economica in cui versa.. “La pandemia che ancora ci affligge non ho permesso alle scuole di organizzare visite al museo e ciò ha decurtato enormemente i nostri introiti (oltre 50.000 sono stati gli studenti che in questi anni hanno visitato la nostra struttura). Il museo, che si è sempre detto sulle proprie gambe, non avendo mai goduto di alcun finanziamento pubblico, è dovendo restare aperto e tra l’altro pagare un canone all’ente proprietario della struttura in cui si trova, non ho più la possibilità di far fronte ai propri impegni”, aveva detto ieri il professor Oddati per motivare questa decisione. “Se il Museo dello Sbarco dovesse chiudere si andrebbe ad inserire in una linea di perdita progressiva della memoria storica salernitana. Quindi diciamo una confusione di ruoli, di partecipazione alla resistenza, anche un revisionismo che arrivi fino a ricredersi sul ruolo avuto nel periodo risorgimentale e costituzionale. Non è una novità in questo senso. – spiega ancora Ubaldo Baldi – Certo è che il prossimo anno è l’80esimo anniversario della liberazione. Il Ministero ha stanziato molti fondi per queste celebrazioni, che sicuramente saranno imponenti ed importanti, ecco perchè, l’interesse di molti Comuni ad aprire le porte al Museo Dello Sbarco. Intenzioni che purtroppo mancano al Comune di Salerno, che invece non sfrutta ciò che già tiene, ma al contrario assiste alla sua possibile perdita senza far nulla. Ora non so se dietro a questa vicenda ci sia un campanilismo dello Sbarco. So che si stanno costituendo dei comitati per l’organizzazione di questi eventi per il prossimo anno in altri comuni e quindi credo che questi abbiano tutto l’interesse a prendersi il nostro Museo dello Sbarco”. Dunque Baldi lancia un invito al Comune di Salerno, affinchè si attivi per non far chiudere il Museo dello Sbarco, ma soprattutto per non farlo trasferire, sia in vista delle celebrazioni del prossimo anno e sia perchè, come ha ribadito più volte… “E’ una grande e assurda sconfitta per la nostra città, per la nostra storia e per la nostra memoria”.